giovedì 11 dicembre 2008

Picchettaggio di giovedì 11 dic 2008

Oggi abbiamo trovata la conferma delle indiscrezioni, da parte dell'RSU, sulle richieste dell'azienda: 110 dipendenti - al massimo - in cassa integrazione straordinaria.
Reazioni?
Dopo qualche ora, è stato deciso uno sciopero scaglionato, per formare un picchettaggio ed impedire l'accesso ai camion.
L'idea, di per sè, buona è stata vanificata nei fatti, per due motivi:

il primo: quando è stata messa in azione, i tir erano già entrati e quindi, tranne forse un povero trasportatore, che ha avuto sfortuna e si è presentato per entrare, chi era dentro, non si poteva tenerlo bloccato perchè sarebbe scattata una denuncia per sequestro del mezzo...

il secondo motivo, riguarda la cooperativa che si occupa del carico. Loro non si sono fermati, hanno lavorato indisturbati e quindi i risultati non sono stati quelli sperati, tutt'altro.

C'è da riflettere, sull'annosa questione della cooperativa. Giustamente, devono lavorare, ma la loro condizione è molto vicina alla coercizione e suscettibile di ricatti, non detti e non scritti.
La loro presenza, in questo momento è un punto di debolezza nelle azioni dei dipendenti.

Una proposta buttata lì:
organizzare un comitato ristretto di coordinazione, formato da rappresentanti di ogni settore, per poter analizzare e preparare delle azioni più efficaci, più rapide e incisive.

Una per tutte: le bolle di trasporto del materiale, perchè sono state fatte? Picchettare, è plateale, ma è anche una prova di forza che deve essere organizzato avendo la certezza della forza a disposizione, la sua intensità, la durata.
Spesso, farsi trascinare dall'emotività, comporta solo una perdita di tempo, al più, se non un peggioramento delle proprie posizioni.

1 commento:

CAMPANELLA ha detto...

Si dobbiamo organizzarci e coordinarci altrimenti le nostre azioni non saranno efficienti!!!