lunedì 15 dicembre 2008

Fole sciarade e bizzarrie

Quante domande in questi giorni, anche le più bislacche!
Figuriamoci le supposizioni!
Ma, dato che siamo a parlar per fantasia, lasciamola correre, sempre puntualizzando che non v'è nulla di vero in ciò che stiamo scrivendo, citando la citazione: "ogni riferimento a fatti, persone o nomi è puramente casuale".

C'è chi si domandi quanto possa valere il nostro marchio e, se non sia un bell'affare proporlo in vendita alla concorrenza, cinese, per giunta!
Ma si potrà arrivare a quest'assurdità?

E ancora fantasticando: perchè non offrire a qualcuno, tre o quattro persone, una quantità di denaro, pochi milioni di euro per dismettere lo stabilimento e chiudere gli uffici, in un tempo prestabilito, un anno, al massimo due e, nel caso di riuscita nei tempi concordati, ai suddetti, il ricco premio, per potersi godere una meritata vacanza per l'onerosa impresa compiuta?

Di domani, 16 dicembre 2008, resterà solo il ricordo del magone e della tensione dell'attesa per conoscere i nomi dei 110, primi sacrificati, badate bene, non ultimi; è presto detto: prime lavorazioni, tutti, seconde, solo sette; avanzano una trentina da prendere dagli uffici, dimezzandoli.
Ecco fatto! Facile no? Su, smettiamola di trattenere il respiro, sicuramente è toccato a qualcun'altro, non a noi. Ah, non è ancora il sedici? Stavamo delirando? Mamma mia...

Massima del giorno:
"Cavalcando si poggia i piedi sulle staffe per non capitombolare per terra e ne siamo così abituati, che spesso, tentiamo, istintivamente, di infilare le nostre appendici, ad ogni pertugio, ma non abbiamo un cavallo, sotto.
E le staffe che cerchiamo di indossare, possono essere di due cavalcature differenti oppure, come nel caso nostro, possono non esistere ed essere solo un parto della nostra mente, che si illude, accomodando ora a destra, ora a sinistra questo e quello, di restare a galla, di cascare in piedi.
Prodi cavalieri che avete i piedi in due staffe... il tempo delle giostre e del medioevo è finito, risvegliatevi, aprite gli occhi: siete a spenzoloni su di uno strapiombo."

Infine un'ultima simpatica previsione dalla sfera di cristallo: entro la settimana, ancora tre, dei nostri carissimi dirigenti, che ci hanno accompagnato finora, nella delicatissima, transizione, saranno cortesemente invitati ad uscire di scena, con una lauta buonuscita, per essere liberi, loro, di calcare altri palchi, altre commedie o drammi.

Quante fole: son sciarade, son bizzarrie del momento, per poter essere lieti ché del domani non v'è certezza.

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