giovedì 11 dicembre 2008

Meno male che c'è la Francia!

Un interessante pezzo del 26 settembre 2008 pubblicato su left (link all'articolo, basta cliccarci), che riporta, la decisione di due tribunali francesi di multare due aziende italiane: una di queste è la nostra (sic).
Il motivo?

È illegittimo chiudere uno stabilimento e licenziare i dipendenti, per trasferire la produzione in un altro paese dove la manodopera costa molto meno, se la ditta non è in passivo.

Sediver: vi ricordate la fusione e la chiusura che venne poi, fatta della fabbrica di Saint - Yorre, un lustro fa? La Francia non ci sta.
Non si lascia prendere in giro dalle grandi multinazionali. Si parla di una sanzione di 7,4 milioni di euro, per risarcire i dipendenti che sono ricorsi in appello. Dovrebbero essere 159 su 286, ma è logico che a questo punto anche gli altri, si accoderanno e quindi la cifra, sarà considerevolmente più alta.
È pur vero che siamo alla corte d'appello e manca la cassazione, cosa che certamente, la nostra beneamata non mancherà di ricorrere, ma è significativo pensare che in un paese accanto al nostro, vi sia un codice del lavoro che protegga, sia i lavoratori, che lo stato, impedendo alle multinazionali, di arrivare, sfruttare, spremendo come un limone il più possibile e poi dismettere, con la scusa del costo del lavoro.

La grandezza dell'imprenditore, a differenza delle finanziarie, sta nella sua flessibilità, nel suo mettersi in gioco di persona e di poter trovare, proprio in quelle situazioni di difficoltà, la strada dell'efficienza, del miglioramento, della rendita e nuove soluzioni.
Dove è tutto facile e spianato, non c'è crescita, non c'è margine per sviluppare, semplicemente non serve: sarebbe una fatica inutile.

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