martedì 28 aprile 2009

Dal Sole 24 ore del 28 04 2009 - pag. 22

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Purtroppo, mentre i vertici aziendali, erano impegnati nel difficile confronto con le rappresentanze sindacali, le rsu e la provincia, nel descrivere il loro piano industriale: si parla della ripresa delle attività nel settembre del 2010 [sic] e quindi l'inizio del rifacimento del forno, intorno al giugno, sempre del 2010,
il Sole24Ore, pubblicava un articolo sul "piano di rilancio per Seves".
Un'intervista, da parte di Cesare Peruzzi, al nostro benemerito Giori.
Leggiamolo insieme, sorvoleremo i punti riguardanti gli isolatori, ma in calce inseriremo l'articolo integrale.

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FIRENZE

Cento milioni d'investimenti nel triennio 2009-2011; consolidamento della leadership negli isolatori per l'energia elettrica (60% del mercato mondiale di quelli in vetro e 20% di quelli in porcellana); riorganizzazione e rilancio entro il 2010 del comparto che produce mattoni in vetrocemento ( 30% delle vendite a livello globale), con la prospettiva poi di cederlo.


Con tutti questi soldi da investire su di noi, riuscirà il nostro Giori a trovarne almeno un paio - due milioni - per il forno fusorio? La prospettiva di cedere il comparto GlassBlock, non è entusiasmante, dato che fino all'agosto del 2008 era, un tassello importante della strategia del gruppo, nonostante le disparità di quote del fatturato complessivo.


Scenario diverso per il vetrocemento. Nei magazzini di Firenze, dov'è basato uno dei principali impianti di produzione del comparto, ci sono 27 milioni di mattoni invenduti perchè il mercato dell'edilizia è fermo. Più di 80 persone in cassa integrazione nel capoluogo toscano (su 170) e quasi il doppio in Germania, il cui impianto però è "destinato a essere ceduto."

Va bene che i giornali devono esagerare, ma 27 milioni di mattoni... Diciamo che il giornalista si è confuso. Il numero di pezzi che si trova nei magazzini fiorentini è circa OTTO milioni, notare bene la differenza di circa 3,4 volte meno e, tanto per spiegare correttamente, abbiamo una giacenza che è un po' più del doppio rispetto a quella normale, che è di 3,2 milioni di pezzi. Il mercato è fermo, dice il caro Giori; forse non legge i rendiconti mensili? Dal nostro stabilimento, partono circa 400mila mattoni al mese, sarà fermo, ma intanto noi vendiamo. Invece, Solaris, che è la vetreria tedesca, non è da contare perchè è già stato trovato un imprenditore che subentrerà a Seves, ma queste sono cose note, che o Giori o Peruzzi si sono dimenticati di dire, chissà perchè!

" Non abbiamo alcun progetto immobiliare per il sito di Firenze " - puntualizza Giori - . " Stiamo definendo le cose da fare, ma vogliamo mantenere gli impegni sul nuovo forno, che sarà realizzato, e riportare il comparto a livelli adeguati di redditività, per poi valutarne la possiblie cessione".


Dire che non avete progetti immobiliari, non vuol dire che non venderete il terreno così com'è: lo sanno tutti che vale decine di milioni di euro; non faccia giochi con le parole, suvvia! "Gli impegni sul nuovo forno", dice?
Ed ai sindacati, cosa ha raccontato stamane?
Non ha detto che vuole riprendere l'attività a Firenze, a settembre 2010?
Intanto i dipendenti, passeranno allegramente dalla cassa integrazione ordinaria alla straordinaria e poi?
Lo sa che si sarà svuotato il magazzino per quel periodo ed allora, cosa faremo? Non le sembra che la sua matematica, sia un po' differente da quella del resto del mondo? Le scriviamo la soluzione: 400mila al mese X 12 mesi = 4milioni di pezzi in meno - e siamo stati generosi con le approssimazioni per difetto! Resterebbe il quantitativo normale di pezzi. Solo che così facendo, arriveremmo alla fine del 2009, mentre lei vuole attendere un altro anno, tutto il 2010. Va bene, ci ha raccontato ancora una volta una frottola - quella di riprendere le attività... - grazie, cosa abbiamo fatto per meritarci tanto onore. Ma tornando alle sue parole, perchè dire: "stiamo definendo"? Sono ben 4 mesi che è in Seves e ancora non sa cosa fare? Si rende conto che il suo messaggio è: "non sappiamo che pesci prendere? " Supponendo che invece lei abbia già il suo piano, allora si potrebbe dire che questa intervista è una farsa, una delle tante che sta sciorinando a destra e a manca, per buttare fumo negli occhi a tutti gli altri attori della vice
nda. Ma chi sono? Ragionandoci un poco, vengono in mente questi: i sindacati, le rsu, i dipendenti, il quartiere, le banche creditrici - tasto dolente, vero? - l'opinione pubblica e i politici. Ecco il motivo di tutto questo parlare.


Seves, nata da un management buy-out di Vetroarrdo nel 1997 e dall'integrazione con Sediver (2002), Ppc insulators e Isoladores Santana (2007), punta sul business dell'energia elettrica. E si prepara ad uscire dal settore dei mattoni.

Si conclude così l'articolo e ci fa venire in mente, che le agenzie, quando parlavano solo degli isolatori, non si erano sbagliate, come ci ha detto il 2 aprile... Forse le bugie hanno le gambe corte. È inutile che lei ci rassicuri: non è credibile.
Punto.




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lunedì 27 aprile 2009

Renzi parla di noi!

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In un'intervista sul Corriere fiorentino, siamo stati citati, riportiamo il brano ed il link all'articolo completo.
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«Prendete la Seves: una tragedia, famiglie con figli, in cassa integra­zione, hanno visto il loro reddito crollare. Quando ho parlato col di­rettore del personale, mi ha spiega­va l’importanza del piano industria­le: e gli ho detto chiaramente che il dirigente d’azienda l’ho fatto an­ch’io. Se avranno un vero piano in­dustriale, avranno tutta la collabora­zione dell’amministrazione. Se pre­sentano una proposta non seria, la prima giunta, se vinco, la faccio sot­to ai cancelli della Seves. Perché, usando un tecnicismo, lo strumen­to migliore per convincere i fondi di investimento, che si basano sulla credibilità, è lo sputtanamento. E se un intero territorio gli si ribella con­tro, perdono credibilità. Il potere forte sarà il pubblico, quando si con­fronta con i privati attraverso inter­locutori di massimo livello».
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Link: intervista a Renzi

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martedì 21 aprile 2009

Comunicato stampa della Sinistra per la Costituzione

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Ci è pervenuto il comunicato stampa, in pdf, della Sinistra per la Costituzione, che riportiamo integralmente, abbiamo cercato di riportare le scritte nel colore originale .
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Sinistra per la Costituzione

COMUNICATO STAMPA
Firenze, 16 Aprile 2009

Sinistra per la Costituzione ha partecipato all’incontro tenutosi oggi nella Commissione Lavoro della Provincia di Firenze con la partecipazione delle rappresentanze sindacali riguardo alle vicende della SEVES.
Durante l’incontro sono emersi alcuni dati preoccupanti riguardo al futuro di questo insediamento produttivo rappresentati soprattutto dalla mancanza di segnali sulle intenzioni della società da parte del nuovo amministratore delegato.
Sinistra per la Costituzione, mentre ribadisce il proprio sostegno verso i lavoratori ed esprime il proprio impegno in Consiglio Comunale affinché non venga cambiata la destinazione d’uso dell’area,

CHIEDE:
  • che l’azienda indichi con esattezza la data di presentazione del piano industriale che si era impegnata a presentare il 15 Aprile e che ha dichiarato di volere rinviare;

  • che il piano industriale sia messo tempestivamente a disposizione delle organizzazioni sindacali aziendali e delle istituzioni;

  • che Provincia e Comune creino le condizioni attraverso un impegno diretto dei quartieri per rendere consapevoli i cittadini di Firenze dell’importanza di difendere l’occupazione, perché le fabbriche sono un patrimonio fondamentale soprattutto quando, come nel caso della SEVES, le produzioni sono di qualità eccellente;

  • che nel piano strutturale sia mantenuta la destinazione dell’area ad attività produttiva.



Sinistra per la Costituzione chiede inoltre un incontro urgente con la direzione aziendale.

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venerdì 17 aprile 2009

Giori incontra gli impiegati ( ma non tutti)

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Nella giornata di oggi, l'amministratore delegato Giori, ha incontrato gli impiegati, per parlare della situazione e tranquillizzarli.

Non possiamo fare a meno di sottolineare come nell'invitare il personale, si sia dimenticato di tre o quattro nomi, naturalmente è stata, sicuramente, una disattenzione, non sua, ma dello staff.

Tornando in tema: esordire con "non chiedetemi più di quello che vi dirò" e battute di pessimo gusto come "mi appello al quinto emendamento", in una situazione così grave, la dice lunga di come si voglia impostare un dialogo; dialogo, sì, ma a senso unico.

La ventata di ottimismo che lui ci ha scodellato, nel tentativo di confondere le idee è diventata una doccia gelata, man mano che proseguiva.

A sentirlo, sembra che Giori e le finanziarie, che lo hanno assunto, siano due cose disgiunte e invece è bene ricordare che il primo è un dipendente delle seconde e non farà proprio nulla senza il loro benestare.

E ancora, cosa vuol dire: non prestare attenzione ai rumors?
Tra l'altro, ( piccolissima digressione) nel nostro povero linguaggio verbale esiste anche l'italiano. Nel caso lei, caro Giori, non se ne fosse reso conto: si trova in Toscana, a Firenze, la patria della lingua del "Sì".
Rumors = Voci.
È anche più corta e non avrebbe neppure l'onere di tradurla, come si vede costretto a fare, quando infarcisce il suo genovese con l'inglese.

Sa, le voci che lei, giustamente, teme, diventano importanti, quando spariscono i rapporti di chiarezza e di fiducia.
Soprattutto se quelle sono attendibili e ne danno continua prova di esserlo.

Ci aiuti, non comprendiamo dove sia la sua presunta trasparenza.

Aveva promesso che avrebbe portato il 15 di aprile, il piano industriale e invece, comunica telefonicamente, per interposta persona, ai sindacati che vorrebbe fare una specie di piano di sviluppo, [ma che roba è un piano di sviluppo? ], senza inserirvi la costruzione del forno fusorio, che è il punto nodale della faccenda e, rimanderebbe a data ad stabilire, la presentazione del piano industriale.

Ma la smettiamo di giocare con le persone?

Il piano industriale lo avete già pronto da mesi perchè lo avete DOVUTO presentare alle banche creditrici e, questa vostra titubanza nel mostrarlo, non vuol forse dire che ve lo hanno rifiutato?

Inoltre, caro Giori, il sindacato sa benissimo che lei ha ricevuto in questi giorni una proposta di trattativa per l'acquisto del settore vetro mattone e se lo sa il sindacato, lo sanno tutti i lavoratori Seves, dove sta la sua TRASPARENZA, se ne è dimenticato stamane di dirlo?

E tirare in ballo ancora il discorso del terreno!
Alle finanziarie, venderlo anche ad uso industriale, va più che bene.
Ci dica la verità, usi la parolina magica:
DELOCALIZZAZIONE,
non è mica difficile capirlo. "Men han har jo ikke noget på" è danese, vuol dire: "non ha niente addosso", il re è nudo, per chi non conoscesse questa lingua... ( facciamo anche noi tesoro del suo modus operandi )

Intanto che lei cerca di tenerci buoni, con un sorriso ed un linguaggio forbito, dall'altra parte, in silenzio, continua con il piano originario che è quello di spedire gli stampi e di mandare i tecnici nelle fabbriche estere, per trasferire il nostro know how e svuotare la fabbrica di ogni vitalità.

Vuole smentirci, vuole dimostrare a tutti che stiamo sbagliando e che non è vero nulla, che ha a cuore Seves?
Basta rifare il forno fusorio.
Che ci vuole, è l'amministratore delegato e il presidente esecutivo!


Seves ha dato milioni di euro a Solaris, ha trovato un imprenditore disponibile affinchè i dipendenti tedeschi non fossero licenziati e ora qui, a Firenze, giocate con le nostre vite.
Che vergogna.
Lei forse ci rimetterà la faccia, noi ci rimettiamo molto di più.
Ci pensi bene.
E non continui con la storia dell'economicità: Firenze è lo stabilimento del Vetro Mattone che ha reso sempre di più di tutti gli altri, dati alla mano e lo sa benissimo.
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domenica 5 aprile 2009

Un pensionato ci salverà! Dal Sole 24 ORE 04 04 2009

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Un pensionato ci salverà!

Ma anche no.

Ecco che il Sole24 ORE del 04 04 2009 pag 19, ci racconta qualcosa sul nostro AD:
tre mesi fa ha accettato il pensionamento anticipato, per assumere l'incarico di presidente esecutivo e amministratore delegato "di una piccola multinazionale di Firenze" attiva nell'isolamento elettrico!
E anche questa volta il vetro mattone non viene nominato.
Che sia un caso?
Di seguito l'articolo:




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giovedì 2 aprile 2009

Sciopero Manifestazione del 2 aprile 2009

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Lo sciopero manifestazione di oggi, è stato molto interessante e ricco di spunti, nonchè di visite.
Abbiamo avuto il presidente Cruccolini, Giovanni Donzelli e il candidato sindaco Galli, le televisioni, sicuramente i quotidiani.
Ringraziamo le forze politiche che si sono mosse per noi.
Tuttavia la parte più importante è stata la conversazione con Vincenzo Giori.

L'amministratore delegato (già da tre mesi! ) e, da pochi giorni, presidente, Vincenzo Gori, dietro invito dell'RSU, ha raggiunto i manifestanti, sui cancelli per instaurare un dialogo e farsi conoscere.
Molte parole di buon senso ed educate, sono state spese per aprire uno scambio di idee proficuo. Noi lavoratori abbiamo rivolto numerose domande; tuttavia, tre di queste, ci sembrano molto importanti e da mettere in evidenza.

1a domanda: il piano industriale di cui, l'azienda aveva garantita la presentazione per il 14 di aprile in provincia nell'ambito dell'accordo con le RSU del 7 gennaio.

Giori, ha testualmente affermato: "sono appena arrivato, vorrei avere più tempo, almeno fino alla fine del mese. Se dovrò venire il 14, mi dovrò limitare a delle dichiarazioni generali".
Questa risposta ci sembra preoccupante, perchè Giori, è in azienda già da tre mesi ed il piano industriale, nelle sue linee essenziali dovrebbe indicare in quali stabilimenti si farà la produzione nel 2009; sarebbe bastato dire: a firenze, si produrrà mattoni, oppure: a firenze non si produrrà mattoni.
In tre mesi, qualcosa dovrebbe essere stato in grado di fare, o no? Francamente, non è molto credibile, trincerarsi dietro la scusa: sono appena arrivato.


2a domanda: la storia avuta da questo stabilimento nella creazione e nello sviluppo dell'attività del mattone in vetro.

Giori ha risposto che nessun "privilegio" storico, sarà tenuto in considerazione, ma tutto deve essere esaminato in modo globale sul piano dell'economicità come ha fatto con Siemens.
Non comprendiamo come mai non abbia aggiunto, che Firenze è lo stabilimento, nel comparto vetromattone, che ha sempre realizzato i guadagni migliori, in virtù dei prodotti di alta gamma che produciamo. Cosa che sanno tutti.

3a domanda: a Firenze, si riprenderà la produzione, per il 2009?

Giori ha confutato, dicendo che "è necessario smaltire lo stock" di magazzino.
Quest'ultima risposta è preoccupante, perchè tenere fermo lo stabilimento per un anno significa la morte certa e, tra l'altro, contraddice palesemente gli accordi sulla cassa integrazione ordinaria [CIGO] dove si afferma che alla fine di questa, si deve riprendere la produzione e cioè, il rifacimento del forno; per la cronaca, sono arrivati tutti i pezzi.

Infine ha terminato dicendo che se qualcuno facesse una proposta di acquisto, sarebbe disponibile ad esaminarla, ma fino ad oggi nessuno si è fatto avanti.
Forse, l'unica speranza che ci resti è qualcuno ci rilevi...
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