sabato 31 gennaio 2009

Sulle assemblee svoltesi il 30 gennaio 2009





Nella giornata di ieri,
i lavoratori Seves, hanno avuta la possibilità di partecipare a due assemblee:

la prima, interna, dove i sindacati e l'RSU, ci hanno aggiornato sulla situazione ed esposti i loro dubbi circa la volontà
, da parte dell'azienda, di tenere aperto il nostro stabilimento, per via degli inviti continui, per altro ancora solo verbali ad una cassa integrazione straordinaria.
La nostra situazione resta sempre delicata, poichè le politiche direttive sono contraddittorie.
Alle promesse, non seguono mai i fatti, prova ne è che, ancora, come si è appurato nella seconda assemblea, non hanno contattato i tecnici comunali per trovare il modo di revocare l'eccezione al piano strutturale, avanzata dall'ex amministratore delegato Enrico Basso.
La domanda che ci poniamo è: cosa sta succedendo?
Nelle
loro conferenze stampa che i solerti giornalisti, hanno subito riportato, avevano affermato che avrebbero, "il lunedì seguente", contattato il comune per dimostrare il loro disinteresse riguardo l'area, eppure, dopo quattro, cinque di questi lunedì, ciò non è accaduto.
Perchè?
È un quesito che si sta ponendo anche il Presidente del Consiglio Comunale Cruccolini, intervenuto all'assemblea pubblica del pomeriggio e le altre forze politiche - nella fattispecie Anna Nocentini, - hanno chiesto specificatamente all'avvocato del comune se vi fosse stato, un cenno, una lettera, una telefonata o una qualunque forma di comunicazione da parte della SEVES.
Perchè, i continui inviti alla cassa integrazione straordinaria?
E cosa dire del forno?
I nostri colleghi del Reparto a Caldo, che l'hanno esaminato, hanno ribadito l'impossibilità di una ristrutturazione, a meno che non si voglia rimetterlo in funzione per un tempo brevissimo e con scopi diversi da quelli di riprendere davvero l'attività lavorativa...
L'RSU, in merito ha richiesto alla direzione aziendale, un esame perchè l'altoforno, debba essere riattivato, con un placcaggio, come vorrebbero fare, solo se sussisteranno le condizioni di sicurezza che la Normativa Vigente pretende.
Vero è che se il Consiglio di Amministrazione avesse deciso di cessare le attività di questo stabilimento, non importerebbe loro, spendere quei pochi milioni di euro necessari al rifacimento, da come abbiamo potuto vedere, con la vicenda dello stabilimento tedesco che è stato chiuso con un forno di appena un anno di vita...

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Per Quanto riguarda la seconda assemblea, svoltasi nei locali della Casa del Popolo a Castello, le forze sociali assieme a noi, hanno scritto un comunicato stampa conginuto che sarà pubblicato nel sito della Rete Civica ed inviato alle varie testate giornalistiche, locali e nazionali, che è quanto segue:

Comunicato stampa dei lavoratori della SEVES

I lavoratori della Seves,
riuniti in assemblea con la partecipazione di consiglieri comunali e del Quartiere 5 e del Presidente del Consiglio Comunale, dell'Osservatorio del Q.5 e dell'Associazione per la Sinistra unita e plurale,
condividono la preoccupazione per l'incertezza del futuro dell'attività dell'Azienda che, dal prossimo lunedì 2 febbraio,
avvia la cassa integrazione ordinaria per 110 dipendenti per 6 mesi.

Apprezzano l'impegno assunto dai consiglieri comunali e di quartiere presenti, in rappresentanza dei gruppi consiliari di Rifondazione Comunista e de La sinistra, di porre come condizione nella discussione sul Piano Strutturale il ripristino della superficie destinata ad attività produttiva nella UTOE Castello Le Panche prevista nel Piano adottato nel luglio 2007, riallineando il residenziale da recupero alla previsione originaria di 54.000 metri quadri.

L'assemblea dei lavoratori Seves
i Consiglieri: Cruccolini, Nocentini, Pieri L., Rosini e Bruschi

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martedì 27 gennaio 2009

Assemblea straordinaria

Comunichiamo per chi fosse già in cassa integrazione o in ferie, un'assemblea il giorno venerdì 30 gennaio 2009 dalle ore 10 alle 11.
Naturalmente, faremo un report su quanto sarà detto a beneficio di chi non potrà intervenire.

domenica 25 gennaio 2009

Invito al CSA NextEmerson

Giriamo volentieri, l'invito appena ricevuto dal CSA NextEMERSON:

Lunedi 26 alle 21.30 al next emerson
Via Bellagio 15 a Castello bus 28 e 2

organizziamo un dibattito

"Castello nel saccheggio della città":
La centralità di Castello nelle speculazioni immobiliari che sottraggono
spazio ai cittadini per gli interessi di Imprese, affaristi e politici.
Da "Ligresti city" agli appetiti sulle aree ex-Cerdec e Seves a rischio
chiusura.

con gli autori dei Quaderni di Inchiesta Urbana:

Maurizio De zordo autore di L'Affaire Castello
Antonio Fiorentino autore di Il quadro del disastro.







giovedì 15 gennaio 2009

Ecco il nuovo consiglio di amministrazione!

Il nuovo presidente esecutivo di Seves s.p.a. sarà l'ingegner Vincenzo Giori, precedentemente amministratore delegato di Siemens Italia.
Assumerà l'incarico solo tra un paio di mesi, intanto entrerà a far parte del consiglio di amministrazione in qualità di consigliere di amministrazione.

Invece i signori Maurizio Ruggi, Maurice Murphy e Giovanni Sartor saranno rappresentanti dei manager del gruppo, con l'intento di consentire una maggiore trasparenza e comunicazione tra il top management e il consiglio di amministrazione.


Per quanto riguarda la divisione vetromattone,

essa sarà gestita congiuntamente, dai signori Giovanni Piroli, Mario Marchi e Corrado Piroli.
Specificatamente, il signor Giovanni Piroli avrà la responsabilità di coordinamento della divisione, con specifiche deleghe sulla produzione e sulle tecnologie.
Il signor Mario Marchi, sarà il direttore commerciale e responsabile di vendite e marketing.
Il signor Corrado Piroli, continua ad essere il responsabile della finanza ed avrà il controllo della divisione vetromattone.
Assieme a loro ci sarà un gruppo di lavoro che li supporterà e sarà formato da alcuni membri del consiglio di amministrazione, dal presidente esecutivo e dal direttore finanziario.


Altro:
il consiglio di amministrazione ha stabilito di migliorare la comunicazione all'interno del gruppo, creando uno specifico presidio di finanza e controllo di gruppo, perciò:
  • Stefano Tenneriello, controller di isolatori e vetro composito,
  • Stefan Kranewitter, controller di isolatori in ceramica,
  • Corrado Piroli, controller del vetromattone,
fermo restando che continueranno a svolgere le loro attività all'interno della loro divisione, riporteranno direttamente al responsabile della direzione controllo di gruppo: Carlo Bernardini, il quale riporterà al neo entrato nel consiglio di amministrazione, Giovanni Sartor.

La funzione acquisti, verrà decentralizzata per aumentare la flessibilità
operativa e visibilità localmente, ma sarà instituito un comitato acquisti centrale, presieduto da Gregorio Bigliardi e dai responsabili acquisti delle singole divisioni, per migliorare la comunicazione all'interno del gruppo e poter confrontare le rispettive esperienze.
Non essendoci più bisogno di una funzione centralizzata, Gregorio Bigliardi, tornerà ad essere il responsabile della divisione lighting.

Analogamente, anche la funzione Tecnologie del Vetro, sarà decentralizzata, nelle rispettive unità, isolatori e vetromattone. I signori Prosperi e Frediani, continueranno a ricoprire il ruolo che hanno avuto finora, con responsabilità tecniche sui forni e sull'impiantistica per la produzione del vetro, sia nella divisione isolatori che vetromattone, ma sotto la supervisione di Giovanni Piroli.

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Noi dipendenti di SEVES firenze, salutiamo il presidente esecutivo uscente, Peter Baumgartner, che non ha ancora rivelato se resterà all'interno del consiglio di amministrazione o rivolgerà i suoi interessi ad altri lidi e, invece, auguriamo al nuovo presidente, il signor Giori, di poter traghettare il Gruppo verso acque più sicure e di riportare lo stabilimento di Firenze ai livelli di competitività ed eccellenza che l'hanno sempre distinto.

domenica 11 gennaio 2009

Resoconto dell'incontro con l'Associazione per Sinistra Unita e Plurale

Pubblichiamo volentieri la relazione, inviataci dalla Coordinatrice SUP, la signora Laura Bennati dell'incontro svoltosi il giorno 08 gennaio 2009, tra i lavoratori della SEVES e l'Associazione per la Sinistra Unita e Plurale [SUP].

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Resoconto incontro 8/01/09
Dopo l'assemblea con il gruppo Territorio a Castello e dopo il presidio per i lavoratori della SEVES a cui abbiamo partecipato, giovedì scorso c'è stato un nuovo incontro con i lavoratori per aggiornarci sulla situazione.

Il giorno precedente, il 7/01, l'azienda ha firmato per la cassa integrazione ordinaria per sei mesi, quindi grazie alle proteste dei lavoratori e di chi li ha sostenuti, si è ottenuta questa 'vittoria'.

La cassa integrazione durerà per sei mesi, dal 2 Febbraio al 2 Agosto.

Oltre a me erano presenti Anna Nocentini e Anna Soldani.

E' stata ribadita l'importanza di mantenere l'attenzione viva sulla questione perché il 15 Aprile l'azienda presenterà il Piano Industriale e sapremo allora le decisione dell'azienda sul futuro dei lavoratori a tempo indeterminato, di 5 di loro che hanno il contratto in scadenza a luglio e della SEVES stessa.

E' emersa la volontà da parte dei lavoratori di continuare a mantenere contatti con i soggetti politici e la cittadinanza, probabilmente saranno organizzati presidi mensili per mantenere la relazioni con coloro che vogliono sostenerli e soprattutto per mantenere le relazioni tra tutti i lavoratori che altrimenti rischierebbero di potersi confrontare meno con l'entrata a regime della cassa integrazione a rotazione.

Dalle parole dei lavoratori oltre alla difficoltà che comporta un periodo di cassa integrazione è emersa la fatica ad 'aggregare' e condividere questa 'battaglia' con tutti gli altri lavoratori. In pratica sono spesso i soliti a partecipare a tutte le assemblee e a tutte le iniziative, nonché ad andare a raccogliere le firme ecc.

Dato l'incremento spaventoso della cassa integrazione registrato a Dicembre e la crisi di tante realtà lavorative toscane, tanto per rimanere nella nostra regione, immagino che il problema della disgregazione tra i lavoratori e una solidarietà tutta da ricostruire siano un male molto comune. Nello scorso Comitato operativo abbiamo accennato alcune iniziative che potrebbero essere portate avanti per costruire una sorta di 'rete' tra le realtà toscane in crisi che aiuti a diffondersi la consapevolezza di una condizione comune di disagio da cui si esce se si lotta tutti insieme. Naturalmente la rete potrebbe essere utile anche per mettere in circolo le iniziative e le forme di confronto tra lavoratori-aziende- istituzioni già sperimentate.

Domani mattina ci sarà un passaggio in Commissione urbanistica.

Naturalmente in questo momento di crisi penso sia doveroso come SUP , e dovrebbe esserlo anche per TUTTI gli altri soggetti politici, rimanere accanto ai lavoratori in difficoltà e fare quanto possibile per mantenere accesa la sensibilità su certi temi con la nostra solidarietà e quando possibile con iniziative concrete.




giovedì 8 gennaio 2009

Due o tre discorsetti sullla cassa integrazione e varie

Siamo arrivati al dunque....
non terremo conto delle singole declinazioni, ma è opportuno ricordare che la cassa integrazione comporta, di fatto, circa l'80% del salario, quindi intorno agli 800-950€.

Inoltre anche i versamenti, sono bloccati, ma non si perde l'anzianità ai fini pensionistici.

Altra cosa importantissima: la cassa integrazione, implica l'attesa di essere chiamati dall'azienda e quindi dobbiamo essere reperibili, niente vacanze ai tropici o altre amenità.

Per ultimo: chi dovesse ammalarsi, fare operazioni mediche, deve avvertire la ditta e l'INPS, per non incorrere nelle sanzioni che la ditta potrebbe fare nel caso non ci trovasse disponibili per tornare al lavoro.


Tra qualche giorno potremo controllare lo stato del forno e l'appuntamento per la prossima assemblea è il 4 marzo 2009 per fare il punto della situazione.

mercoledì 7 gennaio 2009

FIRMATO!!!

In data di oggi - 7 gennaio 2009, è stato firmato dalle parti, l'accordo congiunto, domani ci saranno delle assemblee per poterne parlare e capire cosa fare per i giorni a seguire.
Come hanno detto i delegati dei sindacati esterni:
non abbassiamo la guardia, perchè ancora siamo in acque pericolose, anche se un passo è stato fatto in direzione positiva.