domenica 14 dicembre 2008

Aggiornamento: nuove lettere a tutti i quotidiani, agenzie stampa, organi di partito, dei quali sia reperibile l'email

Abbiamo ripetuto la nostra richiesta d'aiuto, aggiornandola e spedendola a:
redazione politica del Corriere della Sera, all'Unità, alla Repubblica, alla Stampa, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, televideo rai, AGI (agenzia giornalistica Italia), Adnkronos, Ansa, Il Denaro,Affari Italiani, IlSole24Ore, ItaliaOggi, Liberazione, LaPadania, Avvenire, L'Osservatore Romano, IlFoglio, il Messaggero, Il Secolo d'Italia.

Sotto il testo.

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Salve,
siamo dipendenti della seves spa leader mondiale (40% del mercato totale) del settore vetrario con un fatturato di circa 480 milioni di euro, la quale ha uno stabilimento, per la produzione di pezzi di alta gamma, in un'area nel comprensorio fiorentino, vicinissima alla zona, centro dello scandalo che sta facendo tremare il sindaco e la giunta comunale.
Il valore commerciale della nostra area è di 50 milioni di €, la nostra azienda è in attivo, anche se in flessione, ma le finanziarie che hanno la proprietà della seves spa, vogliono chiuderlo e mandare a casa 180 persone, seppur in tempi diversi: 110 adesso, i restanti dopo; abbiamo fatto un blog e messo dei filmati su youtube ripresi nelle manifestazioni e nei picchettaggi di protesta.
I link sono: http://sevesfiviva.blogspot.com per il blog e su youtube - cercando il canale: sevesfiviva.
La chiusura e la richiesta della cassa integrazione è paradossale per una ditta che ha i bilanci ancora in positivo, tuttavia nel piano strutturale è comparsa una variante che indica il nostro stabilimento come edificabile ad uso civile, guarda caso...
Abbiamo chiesto aiuto ai sindacati, ma il nostro timore è che non basti.
Non ci torna come sia possibile che, nella crisi generale del lavoro, in Italia e nel mondo, la giunta abbia modificato il piano strutturale, quando anche il quartiere, dove si trova lo stabilimento, ha richiesto che questo terreno debba restare adibito ad uso industriale.
Certo, 50 milioni di euro fanno gola a molti, è una bella torta per tanti.
Se voleste aiutarci, potreste fare la differenza.
I tempi sono strettissimi, perchè parlano di fermare il forno il 12 di gennaio e una volta fattolo, lo stabilimento morirà sicuramente e con lui le 180 famiglie.
Abbiamo bisogno della vostra voce.
E soprattutto di essere portati all'attenzione della nazione e non fermarsi alla cronaca locale.
Grazie

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