sabato 6 dicembre 2008

Dal sito cgil di firenze

Quanto segue è un estratto dal sito cgil a cui rimando per leggere tutto il resto: cgil-firenze


-----------------------------------------------------------------------------------

E´ subito sciopero contro il piano dell´azienda
Seves, venti in mobilità 87 in cassa integrazione

ILARIA CIUTI da la Repubblica 4/12/2008

Sciopero di due ore (dalle 9 alle 11) e presidio stamani di fronte alla Seves, in via Reginaldo Giuliani 360. Questa la risposta dei lavoratori al piano presentato dall´azienda ai sindacati. Un piano che annuncia la mobilità per 20 dei 175 dipendenti dello stabilimento (che produce mattoni di vetro di alta qualità) e la cassa integrazione straordinaria per 87 operai e per dodici mesi. La protesta è stata decisa ieri in assemblea dai lavoratori. L´azienda risponde: misure inevitabili per la crisi.

Mobilità e cassa, sciopero alla Seves
Il piano dell´azienda allarma i sindacati: temiamo la dismissione

DUE ore di sciopero e di presidio stamani di fronte alla Seves, in via Reginaldo Giuliani 360, dalle ore 9 alle 11. È la risposta dei lavoratori al piano presentato dall´azienda ai sindacati che annuncia la mobilità per 20 dei 175 dipendenti dello stabilimento che fa mattoni di vetro di alta qualità e la cassa integrazione straordinaria (quella che si usa per le ristrutturazioni) per 87 operai e per 12 mesi. La protesta è stata decisa ieri in assemblea dai lavoratori che hanno scioperato all´improvviso per andare a ascoltare i sindacalisti che illustravano l´incontro avuto con l´azienda martedì scorso su richiesta della Femca-Cisl. Un incontro in cui il sindacato aveva chiesto all´azienda di chiarire le cose, dopo che la proprietà, un fondo Usa e uno belga, aveva all´improvviso licenziato il presidente e l´amministratore delegato per divergenza di opinioni sulle strategie. Dopodiché si erano sparse voci che l´episodio non rappresentasse un semplice cambio della guardia ma preludesse al trasferimento della produzione altrove e alla chiusura dello stabilimento fiorentino in nome di una speculazione edilizia.

«Le cose purtroppo stanno proprio come temevamo - dice Massimo Guerranti, segretario della Femca-Cisl fiorentina - l´azienda ci ha presentato un piano da crisi profonda mentre in realtà è in attivo anche se leggermente in calo e solo per responsabilità dei fondi che, pur di estendersi, si sono lanciati in acquisti incauti. Il piano aziendale non si giustifica se non con l´intenzione del gruppo di chiudere per cercare margini di profitto ancora più alti altrove e per dare il via ad un´operazione immobiliare sull´area fiorentina, guarda caso contigua a Castello».

Precisa il segretario della Cgil di Firenze, Mauro Fuso: «Il cambio di destinazione d´uso di quell´area può avvenire solo contestualmente al mantenimento dell´occupazione e della produzione industriale. Ovvero solo se contemporaneamente lo stabilimento si trasferisce in un´altra zona, beninteso dentro i confini metropolitani».

La Seves cerca di attutire il colpo. Sottolinea che in cassa integrazione straordinaria andranno solo 87 dipendenti, quelli addetti all´area forno, e non tutti. Assicura di non pensare a nessuna speculazione edilizia, di volere restare a Firenze ma di avere solo necessità di smaltire gli stock del magazzino. Le misure, dice sono inevitabili a causa della grave crisi della divisione mattoni in vetro: vendite in calo del 32,5% e margine operativo in calo dell´83% negli ultimi due anni. Per questo e solo per questo, comunica la proprietà, è stata presa la decisione di fermare per 12 mesi la fase di produzione a caldo. L´azienda continua dicendo che il forno si fermerà il più presto possibile, compatibilmente con i tempi necessari per avviare il raffreddamento graduale. Quanto ai 20 che dovrebbero andare in mobilità, la Seves sostiene che sono in esubero rispetto alle attuali necessità della società.

Nessun commento: