Ormai è chiaro: la gestione di questa azienda è
apparentemente contraddittoria.
Non si riesce a trovare una reale politica imprenditoriale e questo è logico, dato che attualmente non vi è la volontà.
Anche perchè i cosiddetti
presidenti esecutivi che ci hanno propinato le finanziarie non sono realmente interessati a noi.
Una considerazione, nel loro
curriculum poi, potranno inserire:
nel periodo fine 2008 - 2009 ho contribuito a far fallire una azienda sana.
E ci sarà sempre una
finanziaria che li assumerà, chi ha detto che non sono richiesti certi servigi?
In fondo, noi, siamo
numeri poveri.
Vestar Ergon e
Athena, hanno altre cose da pensare, somme e rendiconti da far quadrare,
aziende da
chiudere,
terreni sui quali
speculare...
Non ci stiamo, spiacenti.
Faremo in modo di essere per voi un
boccone così amaro da costringervi ad abbandonarlo.
Sinergia è la parola chiave:
i singoli non possono fare molto, ma insieme...
l'
unità è sempre
superiore alla
somma delle
parti. È un principio noto.
E le nostre parti
sono il tessuto vivo del
quartiere di cui facciamo parte
sono i
dipendenti, gli impiegati e gli operai
sono i
sindacati esterni
sono le forze
politichesono i candidati
sindacisono i
mediasono
tutti quelli disposti a credere in Seves.
Sono i
movimenti spontanei che lasciano striscioni di solidarietà.
Sono tutti quelli che
non restano indifferenti.
Sono quelli che hanno firmato la
petizione per lasciare così come è il piano strutturale.
Certo,
voi avete dalla vostra parte il
potere economico, ma il resto non è
sovrastruttura.
Firenze non è morta, nonostante crisi della maggioranza che si è lasciata corrompere da manovre illecite, da speculazioni facili.
Il suo tessuto sociale è in grado di
reagire alle pressioni che vogliono
trasformarla in un
dormitorio anonimo.
Noi non siamo un fronzolo, un abbellimento, un'aggiunta, al contrario!
Siamo noi, con le nostre
istanze a creare
economia, con i nostri
bisogni, con le
esigenze e i
sogni.
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