venerdì 19 dicembre 2008

Comunicato all'ASCA da parte dell'azienda

Riportiamo il Comunicato all'ASCA e le nostre considerazioni. Come al solito, il ecco il link all'articolo ASCA

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(ASCA) - Firenze, 19 dic - Stop alla mobilita' in un primo tempo ipotizzata per circa 20 dipendenti, nessuna dismissione ne' speculazione di carattere immobiliare sul sito produttivo di Firenze e impegno a ritirare eventuali precedenti richieste di riconversione del sito ad uso residenziale.

Questa la posizione del Gruppo Seves, che questa mattina ha voluto fare chiarezza sulle proprie intenzioni sullo stabilimento di Firenze (dove ha da pochi giorni trasferito la sede sociale) dopo le notizie dei giorni scorsi e l'allarme dei sindacati.

''Non c'e' allo studio alcun progetto di dismissione dello stabilimento di Firenze - ha detto Giancarlo Picchiotti, assistente dell'Ad con delega ai rapporti esterni e sindacali - tantomeno a fini immobiliari. Lunedi' incontreremo il Comune di Firenze e i sindacati, con l'obiettivo di arrivare a un sistema di relazioni industriali meno conflittuale''.

Seves non nasconde il momento di difficolta' dovuto alla congiuntura, per affrontare il quale sara' necessario un periodo di cassa integrazione per circa 110 dipendenti sui 180 dello stabilimento fiorentino. ''Queste misure - ha detto Giovanni Piroli, responsabile della divisione Glass Blocks di Seves - si prospettano come indispensabili per il proseguimento dell'attivita' di lungo termine della divisione, attualmente minacciata da una situazione economica fortemente negativa e dal raggiungimento di un livello incompatibile di stock di prodotto in magazzino. Peraltro, la volonta' aziendale di ricostruire le condizioni per la continuita' produttiva di lungo termine e' testimoniata dall'attuazione degli investimenti previsti dall'ultimo piano di marketing e dall'avvenuto ordine di materiali refrattari per circa 2 milioni di euro, in consegna per il 2009''.

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Tutto bene?
Analizziamo un po', partendo dalle ultime affermazioni:
i materiali refrattari. Cosa vuol dire? Non è stato specificato se serviranno per la costruzione del nuovo forno nel nostro stabilimento. Serve chiarire? Sì, assolutamente.

Il prodotto in magazzino è variegato, anche se vi è una quantità di pegasus alta, per molti altri articoli, le nostre scorte sono al limite oppure sotto, questo lo sanno tutti, basta chiedere...

La cassa integrazione è il nodo cruciale per i rapporti con i dipendenti: perchè non aggiungere la tipologia? Ordinaria o straordinaria che è sempre stata l'anticamera alla dismissione di uno stabilimento?

Ringraziamo ASCA per averci fornito la posizione di Giancarlo Picchiotti. Finora, non vi era stata la necessità, evidentemente, da parte della direzione di presentarlo all'azienda, come è sempre stato, ogni volta che vi era l'ingresso di una nuova figura all'interno dell'organico di SEVES.
E di scoprire, con piacere, stavolta, che la sede sociale è stata trasferita a Firenze.

I sindacati e i dipendenti SEVES, hanno buoni motivi per preoccuparsi, quando sparisce di colpo il dialogo ed al suo posto non c'è nulla di chiaro.
La nostra volontà è di mantenere la posizione di eccellenza che ci ha sempre caratterizzato e che, grazie ai nostri prodotti, ha portato una piccola azienda, a diventare una multinazionale così importante.

Prendiamo atto l'impegno a ritirare la richiesta, precedentemente inoltrata dall'ex amministratore delegato, per riconvertire ad uso civile l'area dove è situato lo stabilimento e ne siamo molto contenti, ma attendiamo a queste parole, i fatti veri e propri.

Sempre pronti al dialogo

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