venerdì 17 aprile 2009

Giori incontra gli impiegati ( ma non tutti)

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Nella giornata di oggi, l'amministratore delegato Giori, ha incontrato gli impiegati, per parlare della situazione e tranquillizzarli.

Non possiamo fare a meno di sottolineare come nell'invitare il personale, si sia dimenticato di tre o quattro nomi, naturalmente è stata, sicuramente, una disattenzione, non sua, ma dello staff.

Tornando in tema: esordire con "non chiedetemi più di quello che vi dirò" e battute di pessimo gusto come "mi appello al quinto emendamento", in una situazione così grave, la dice lunga di come si voglia impostare un dialogo; dialogo, sì, ma a senso unico.

La ventata di ottimismo che lui ci ha scodellato, nel tentativo di confondere le idee è diventata una doccia gelata, man mano che proseguiva.

A sentirlo, sembra che Giori e le finanziarie, che lo hanno assunto, siano due cose disgiunte e invece è bene ricordare che il primo è un dipendente delle seconde e non farà proprio nulla senza il loro benestare.

E ancora, cosa vuol dire: non prestare attenzione ai rumors?
Tra l'altro, ( piccolissima digressione) nel nostro povero linguaggio verbale esiste anche l'italiano. Nel caso lei, caro Giori, non se ne fosse reso conto: si trova in Toscana, a Firenze, la patria della lingua del "Sì".
Rumors = Voci.
È anche più corta e non avrebbe neppure l'onere di tradurla, come si vede costretto a fare, quando infarcisce il suo genovese con l'inglese.

Sa, le voci che lei, giustamente, teme, diventano importanti, quando spariscono i rapporti di chiarezza e di fiducia.
Soprattutto se quelle sono attendibili e ne danno continua prova di esserlo.

Ci aiuti, non comprendiamo dove sia la sua presunta trasparenza.

Aveva promesso che avrebbe portato il 15 di aprile, il piano industriale e invece, comunica telefonicamente, per interposta persona, ai sindacati che vorrebbe fare una specie di piano di sviluppo, [ma che roba è un piano di sviluppo? ], senza inserirvi la costruzione del forno fusorio, che è il punto nodale della faccenda e, rimanderebbe a data ad stabilire, la presentazione del piano industriale.

Ma la smettiamo di giocare con le persone?

Il piano industriale lo avete già pronto da mesi perchè lo avete DOVUTO presentare alle banche creditrici e, questa vostra titubanza nel mostrarlo, non vuol forse dire che ve lo hanno rifiutato?

Inoltre, caro Giori, il sindacato sa benissimo che lei ha ricevuto in questi giorni una proposta di trattativa per l'acquisto del settore vetro mattone e se lo sa il sindacato, lo sanno tutti i lavoratori Seves, dove sta la sua TRASPARENZA, se ne è dimenticato stamane di dirlo?

E tirare in ballo ancora il discorso del terreno!
Alle finanziarie, venderlo anche ad uso industriale, va più che bene.
Ci dica la verità, usi la parolina magica:
DELOCALIZZAZIONE,
non è mica difficile capirlo. "Men han har jo ikke noget på" è danese, vuol dire: "non ha niente addosso", il re è nudo, per chi non conoscesse questa lingua... ( facciamo anche noi tesoro del suo modus operandi )

Intanto che lei cerca di tenerci buoni, con un sorriso ed un linguaggio forbito, dall'altra parte, in silenzio, continua con il piano originario che è quello di spedire gli stampi e di mandare i tecnici nelle fabbriche estere, per trasferire il nostro know how e svuotare la fabbrica di ogni vitalità.

Vuole smentirci, vuole dimostrare a tutti che stiamo sbagliando e che non è vero nulla, che ha a cuore Seves?
Basta rifare il forno fusorio.
Che ci vuole, è l'amministratore delegato e il presidente esecutivo!


Seves ha dato milioni di euro a Solaris, ha trovato un imprenditore disponibile affinchè i dipendenti tedeschi non fossero licenziati e ora qui, a Firenze, giocate con le nostre vite.
Che vergogna.
Lei forse ci rimetterà la faccia, noi ci rimettiamo molto di più.
Ci pensi bene.
E non continui con la storia dell'economicità: Firenze è lo stabilimento del Vetro Mattone che ha reso sempre di più di tutti gli altri, dati alla mano e lo sa benissimo.
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